L'Arte in città: Joan Miró e Barcellona

Joan Miró Barcellona Nel 2017 la fondazione Joan Miró celebrarà 42 anni sulla cresta dell’onda per l’arte contemporanea a Barcellona. È internazionalmente riconosciuta come un delle migliori gallerie d’arte a Barcellona e un’attrazione culturale assolutamente da visitare. Potrete sfruttare anche della sua posizione per visitare Montjuïc, dove potrete esplorare il giardino di cactus, il giardino botanico o scoprire il Poble Espanyol, la fortezza e le strutture olimpiche risalenti ai giochi del 1992.

A proposito di Joan Miró

Allora, chi era Joan Miró? L’artista (sì, Joan è un nome maschile catalano) nacque a Barcellona nel 1893, a Passeig del Credit. Come giovane artista, Miró lottò per apprendere gli insegnamenti dei maestri che non erano particolarmenti incoraggianti con lui. Continuò comunque a perseverare con le sue nature morte e i paesaggi durante gli anni all’università. Una volta però trasferitosi a Parigi, cominciò a spostare il suo interesse sul relismo del 17esimo secolo, specialmente Vermeer e Rembrandt che lo indirizzarono verso uno stile diverso.

Un’influenza importante nella vita professionale di Miró fu sicuramente Picasso, che viveva già a Parigi quando arrivó Miró. Sua madre viveva in Carre de la Mercé a Barcellona, alcune strade piú in là dove viveva la madre di Miró, le due si conoscevano ed erano amiche di lunga data. Ma fu fino a quando la madre di Picasso diede a Miró una torta da portare al figlio a Parigi che i 2 s’incontrassero, nel 1919. A Parigi iniziò a vedere le cose da un altro punto di vista del fauvismo, cubismo e surrealismo. Entrò nel gruppo di surrealisti di André Breton nel 1924 e divenne un prolifico contribuente di questa corrente.

Lo stile e la visione artistica di Miró

Colori chiari e forme astratte appena riconoscibili contraddistinguono i suoi più importanti lavori. Miró sperimentava costantemente, giocando con la percezione tradizionale e portando gli oggetti in una zona d’ombra dove le cose non sono come sembrano, ma senza oltrepassare la linea nell’astratto puro. La sua immaginazione era espressa da un vocabolario visuale che era una novità assoluta nel mondo dell’arte. Questo tipo di arte venne portato avanti anche da artisti contemporanei come Jean Arp e Yves Tanguy.

Un concetto chiave era la percezione stessa e in alcuni lavori il concetto di percezione viene totalmente stravolto. Per esempio, Miró ha sviluppato molto il tema di “madre e figlio” attraverso differenti pezzi e diversi mezzi come pitture, ceramiche, stampe e sculture.

La Fondazione Miró a Barcellona

LA Fundació Miró venne aperta nel 1975. Era stata ispirata dalla prima grande esposizione dei suoi lavori tenutasi a Barcellona nel 1968 all’ospedale di Santa Creu. Le donazioni di Miró erano la parte portante della collezione permanente. È una collezione impressionante che comprende più di 14.000 pezzi: 178 sculture, 217 quadri, 9 pezzi tessili, 4 lavori in ceramica, quasi tutti i lavori grafici di Miró e oltre 8.000 disegni.

L’artista mise solo una condizione per la fondazione: doveva essere uno spazio per promuovere e dare opportunità agli artisti contemporanei di Barcellona. Una grande stanza è dedicata ad esibizioni temporanee, che cambiano regolarmente. Ogni 2 anni il “Premio Joan Miró” di 70.000€ viene assegnato dalla fondazione all’artista i cui lavori vengono giudicati di particolare merito da un gruppo di giudici internazionali. Nel 2013 venne assegnato a un artista di New York, Roni Horn.

L’arte pubblica di Miró a Barcellona

Barcellona è rinomata per essere una città vibrante e creativa, la proliferazione di sculture moderne aggiunge un tocco di colore a molte strade e piazze. Molte sono state create per le Olimpiadi del 1992. Ci sono anche due importanti lavoro di Joan Miró. Circa a metà della Rambla, vicino al metro di Liceu, potrete vedere un colorato mosaico per terra. Alcuni si fermano per fare foto dei suoi lucenti colori primari, altri semplicementi ci camminano sopra. La seconda è la scultura nel Parco Joan Miró, chiamata “Dona I Ocell” o “Donna e l’uccello”. Questa torre ha 22 metri di manto erboso, accoglie i turisti a Barcellona.